Wlav; il mostro digitale esce con un nuovo EP
di Piero Cappitta
Lost Youth Productions
Non classificabile. Detto così può sembrare un commento negativo,
ma è tutto tranne proprio che negativo.
Artista americano attivo dal 2016, ha iniziato condividendo i suoi mix nel suo canale Tumblr, pubblicando un primo album di debutto, e una volta creata una solida fan base pubblica nel 2018 il suo secondo EP, nel 2024 entra in casa R.O.D. Records con cui pubblica un primo EP, e oggi dopo diversi giorni di ascolto recensirò per voi la seconda creatura di Wlav.
Quando la redazione mi ha passato questo EP da recensire, per evitare di
farmi influenzare dalle produzioni passate e dalla biografia di questo artista,
ho chiuso gli occhi e ho schiacciato play. Dopo il primo ascolto ho provato a classificarlo, inserirlo in un genere o almeno
cercare di far capire al lettore di cosa stiamo parlando, ed ecco spiegato
Il non classificabile.
Se proprio devo per forza dare un contesto alla musica di Wlav direi:
Electronic Creepy horror music.
Sono soltanto tre le tracce di questo EP, verrete fiondati in un universo
lugubre, dove regna sempre la notte, fatto di zombie e decadenza.
I suoni scelti si amalgamano perfettamente tra di loro, niente suona forzato e l’atmosfera creata dall’artista é stranamente morbida, non aspettatevi composizioni martellanti e ripetitive, ma anzi un flusso che scorre limpidamente
grazie alla sapiente scelta dei suoni delle batterie, sotto il punto di vista armonico invece Wlav utilizza scale e sonorità più ricercate ma senza diventare mai difficile da comprendere.
Ci sarebbe anche una critica, ovviamente: la poca durata dell’EP, avrei preferito qualche traccia in più o una durata maggiore dei singoli brani, mi ha lasciato come quando ad una cena al ristorante mangi una pietanza veramente buona, che manda le papille gustative in estasi, ma la porzione è piccola e lo stomaco ne vuole ancora.
Ma forse il nostro artista a stelle e strisce l’ha volutamente fatto apposta lasciandoci con il desiderio della prossima produzione?
Nel frattempo, schiaccio play e lo risento ancora una volta.
Ascolta qui il disco;
https://open.spotify.com/intl-it/album/1Mp2h94VbYZMzFxY9Radpp?si=dU_nz_DRTNqiJ5rK1KnvgQ
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