Rubrica: #Guardachetalento
Ha un talento inestimabile, la freschezza di un dicianovenne, la classe di un veterano, Nicolò Zaniolo ha stupito tutti. E con tutti, non si intendono solo i tifosi della Roma, ma quelli di tutta Italia.
Zaniolo cresce nelle giovanili della Fiorentina, che nel 2016 lo scarta, cedendolo alla Virtus Entella in Serie B. Esordisce come professionista a 17 anni, l’11 Marzo 2017, in Virtus Entella-Benevento, pareggiata 0-0. In quella stagione ottiene 7 presenze. Il successivo 5 Luglio viene acquistato per 2 milioni di euro dall’Inter. Si mette in mostra nella primavera, aiutando la squadra a vincere il titolo con 13 reti segnate. Il 26 giugno dell’anno successivo viene ceduto alla Roma tramite lo scambio di Nainggolan per Zaniolo e Santon+30 milioni. Monchi veniva criticato per aver perso una pedina fondamentale della squadra ed aver acquistato due giocatori mediocri. A Milano, invece, si stanno ancora mangiando le mani. Nessuno sapeva che l’ad romanista ci avesse visto lungo su quello scambio. Santon non delude, Zaniolo sorprende. Fa il suo esordio nella Roma in Champions contro il Real Madrid (si, in Champions contro il Real) e conduce una buona gara, anche se la Roma perde la partita per 3-0. A quella gara da titolare ne succedono altre in campionato, gradualmente, fino a diventare quasi un titolare. Trova il suo primo goal in Serie A Il 26 Dicembre contro il Sassuolo all’Olimpico, partita vinta per 3-1. Azione da solista fino ad arrivare in area, scartare i difensori e mettere a terra Consigli con un pallonetto. Un altro goal nella serie maggiore è più recente, nell’ultima giornata contro il Torino, un goal da vero professionista. Al vertice dell’area piccola nel mucchio tenta il tiro, parato con un miracolo da Sirigu. La palla gli ritorna fra i piedi, e lui non contento, da seduto prova un altro tiro, questa volta in goal. È riuscito, inoltre, ad essere convocato in nazionale maggiore, il 3 Settembre, senza aver mai giocato una partita in Serie A. Il 5 Ottobre riceve la sua prima chiamata con la nazionale under 21, facendo il suo esordio l’11 Ottobre contro il Belgio, con cui gli azzurrini perdono 1-0.
Ha un buon inserimento, non da meno il tiro, la protezione palla e la lucidità in situazioni difficili. Gioca da mezz’ala o da trequartista, ma può anche essere schierato come falso 9, riuscendo comunque a soddisfare le richieste del mister.
Con le statistiche dalla propria parte e con la giusta umiltà, il giocatore è destinato a diventare un campione. Notizia che fa più che bene sia alla Roma, che all’Italia, che da anni vede il suo organico privo di talento.
La Roma, Di Francesco soprattutto, dovrà gestirlo bene in modo da non farlo perdere nella fama e nei soldi. Il futuro è tutto qui, bisogna solo saperlo gestire.
(Giovanni Giglio)