Recensione di Carla Murialdo
Le saghe, si sa, sono sempre impegnative. Vuoi per come ci si affeziona a certi personaggi, vuoi per il desiderio di continuare a leggere e sapere, vuoi per l’attesa tra la fine di un libro e l’uscita di quello successivo.
“Gli artigli dell’aquila” è’ Il quarto libro della saga “L’impero d’acciaio”, scritta e ideata da Claudio Bolle. Fortuna vuole, per i neofiti del genere e dell’autore, che sia un libro dotato di vita propria, isolabile quindi dall’iter storico della saga. Può essere letto da solo, per semplificare, senza per questo soffrire di lacune su luoghi, personaggi o dinamiche. E’ vivamente consigliato leggere anche i primi tre, come direbbe il dottore. E anzi, iniziando la saga da questo quarto capitolo, potrebbe essere interessante effettuare un viaggio a ritroso riscoprendo i capitoli precedenti. Alla fine il viaggio è il centro di tutto. Il viaggio nell’antica Roma ma anche il viaggio con la fantasia e nell’immaginazione che certo all’autore non mancano.
Ma andiamo per gradi: è il giugno del 2015, un auto con quattro persone a bordo, diretta a Cassino, viene investita prima da un oggetto celeste che la catapulta nel 1944 poi, subito dopo, da un camion americano della seconda guerra mondiale con a bordo tre persone. Quest’ultimo scontro, avvenuto nello stesso istante in cui l’auto appare nel 1944, porta tutti i personaggi a ritrovarsi improvvisamente nell’antica Roma. E qui incomincia l’avventura dei malcapitati la cui unica fortuna, oltre a essere vivi, è quella di possedere un dono straordinario: la conoscenza. Laureati in fisica e ingegneria, riusciranno ad ambientarsi al nuovo corso degli eventi, entrando nelle grazie dell’Imperatore. Grazie alle proprie conoscenze costruiranno navi che arriveranno in tutto il mondo, armi moderne, portando le nozioni del ventesimo secolo e cambiando così il corso della storia. Libro originale con molta cura nella ricerca storica; libro certamente per gli amanti del genere Fantasy. Ovviamente non stiamo a svelarvi i particolari che sono ricchi di dettagli minuziosi senza apparire per questo stancanti al lettore. Se, come crediamo, questo libro coglierà nel segno, continuerete sicuramente a leggere i vari capitoli della saga “L’Impero d’Acciaio” e chissà dove vi porterà.
La fantasia può tutto.
Grazie per la bella recensione. In effetti i due romanzi successivi, che godono a loro volta di una certa indipendenza, sono già usciti e sembra che il sesto e ultimo sia partito molto bene. Grazie ancora.
Grazie a te Claudio